La depressione non equivale al dolore; il vero depresso ringrazierebbe il cielo se riuscisse a provare dolore. La depressione è l’incapacità di provare emozioni. La depressione è la sensazione di essere morti mentre il corpo è ancora in vita. Non equivale affatto alla pena e al dolore, con i quali anzi non ha niente in comune. Il depresso è incapace di provare gioia, così come è incapace di provare dolore. La depressione è l’assenza di ogni tipo di emozione, è un senso di morte che per il depresso è assolutamente insostenibile. È proprio l’incapacità a provare emozioni che rende la depressione così pesante da sopportare.
(Erich Fromm)
- Non ho voglia di fare nulla.
- Non riesco a trovare nessuna gioia di vivere.
- Mi sento triste e abbattuto, spento.
- Vorrei solo morire.
Sono solo alcune delle espressioni che rivelano l’esistenza di uno stato depressivo, di quella particolare condizione di profonda malinconia, di mancanza di desiderio e di gioia di vivere. La depressione, insieme agli stati d’ansia, è una delle sofferenze psichiche più diffuse. Essa ha molteplici manifestazioni e può essere la conseguenza di un insuccesso, di una delusione, di condizioni ambientali frustranti e ripetute ma soprattutto di una perdita: la perdita del posto di lavoro, la fine di un amore, la scomparsa di una persona cara.
La depressione può essere dunque la manifestazione affettiva “reattiva” che riguarda la perdita, un lutto, e in questi casi ha una sua logica, una sua comprensibilità, una durata relativa, e col tempo si affievolisce. Un percorso psicologico, può aiutare a facilitare questo processo, garantisce uno spazio di parola, dove la perdita possa essere elaborata e superata.
Quando invece si vive una condizione depressiva senza una causa circoscritta e reale, allora siamo in presenza di un problema più serio, di una depressione non più reattiva rispetto ad un evento, ma “primaria”, ovvero senza causa apparente. Anche in questo caso, la causa esiste, non si vede, non è direttamente percepibile dal soggetto, ma può essere portata alla luce, indagata e analizzata.
Negli accadimenti umani c’è sempre una causa, nascosta magari, inconscia, ma c’è sempre. Non esistono disturbi senza una causa scatenante